Carlo Verdone re delle 'pelli' in Ungheria Secondo il noto manager del porno Riccardo Schicchi, intervistato come consulente doc per la realizzazione di un supplemento malizioso di qualche anno fa sul turismo a luci rosse in Europa dalla rivista "Viaggiare", proprio all'Ungheria va l'Oscar europeo dell'eros. Prova della sincerit� del suo convincimento ne � il fatto che si � sposato con la pi� bella e 'prestante' delle pornostar della sua scuderia, che � di origine ungherese, appunto: Eva Henger. Del resto � tristemente famoso il commercio che, da quel paese dell'est (ex oltre cortina di ferro), si fa di carne, o meglio, 'pelle' umana... Ma questa volta, per (...) fortuna, le 'pelli' di cui si vuole parlare sono di origine animale, opportunamente e specificatamente lavorate nella forma di cinture di cuoio. Ancora una volta "l'italian style" fa tendenza e non si smentisce, anche se, in questo caso, non sono le ricche griffe della 'Milano da bere' a invadere il nuovo mercato, ma la piccola grande firma di Manuel Fantoni, un popolare personaggio rappresentato da un mito del cinema comico (e, a mio avviso, per certi versi, anche drammatico) italiano, passato alla storia con le sue mille interpretazioni dei vizi e delle dabbenaggini degli abitanti della nostra capitale. Quindi Manuel Fantoni, alias Carlo Verdone, � riuscito ad imporre, in un bacino commerciale gi� potenzialmente saturo e soddisfatto dalla importante produzione interna come quello ungherese, appunto, la sua vena tutta italiana di eleganza e raffinatezza costruite, monopolizzando (o quasi) cos� tutti gli scambi commerciali pi� 'modaioli' del settore in ogni tipo di esercizio commerciale: dal mercatino rionale al negozio chic per turisti opulenti. Chi non ricorda, infatti, in "Borotalco" (198?), con Eleonora Giorgi, il Sergio Benvenuti fidanzato in casa, rappresentante assicurativo, impacciato, mediocre e assolutamente anonimo che cerca di affascinare la protagonista femminile del film fingendosi, di nome e di fatto, il Manuel Fantoni scapolo d'oro nullafacente, ricco, spavaldo, avventuroso e frequentatore del 'bel mondo', sua conoscenza frutto di un incontro quasi casuale. Manuel che poi si rivela identit� del tutto inventata per adescare donne e favori... Non solo, allora, una doppia finzione ora triplicata nel commercio che abbiamo scoperto e annunciato, ma addirittura possiamo azzardare l'ipotesi che tale nome sia diventato oggi una sorta di blissetthiana identit� collettiva, dietro cui si pu� celare chiunque. |