Il vizio dello straniero Se � vero che i luoghi comuni nelle scienze sociali non sono plausibili, ben accetti sono invece all'interno dei racconti dei nonni o delle novelle metropolitane... Allora si pu� parlare, in buona fede - e a buona ragione in questa sede - , dell'ironia cos� critica e polemica dell'italiano nei confronti dei costumi, fisici e culturali, dello straniero in generale. Che sia in trasferta o in casa propria non fa differenza, i commenti a denti stretti con gli amici sono una vera e propria mania, raggiungendo, in casi individuali, la forma tristemente patologica della malattia sociale. "Guarda quello come balla", "Che faccia strana che hanno", "Come fanno a mangiare quella roba", "Ha anche il coraggio di mettersi in mostra" e via dicendo (...) sono solo alcune delle lapidarie frecciatine che si possono origliare trovandosi per caso a passare, ad esempio, per le scale di Piazza di Spagna. E gli italiani lo fanno cos� sfacciatamente con "i diversi", celando (chiss�?!) vene d'invidia e curiosit� morbose, proprio perch�, isolati nel loro narcisismo competitivo ed individualista secolare, in primo luogo, anche se forse meno chiaramente, accade fra "gli uguali". A chi non � mai capitato infatti di andare ad una festa da ballo e, standosene impalato in un angolo in compagnia degli amici, guardare i primi che si gettano a ballare al centro della pista, sfidando le risatine generali e la crudelt� degli sguardi scandalizzati, e prenderli in giro?! Loro invece, quelli al centro dell'attenzione, non si sentono per nulla scemi, e sembra addirittura che non si accorgano di quello che accade fra le bocche diaboliche e pettegole di chi li circonda: in genere non si tratta di esibizionisti, ma semplicemente di persone libere e soprattutto disinibite nell'orientamento delle proprie azioni. Si avr� sempre paura di essere giudicati se si � i primi a farlo. Succede allora, che proprio questo modo di essere se stessi con naturalezza permette a tanti stranieri di essere apprezzati per futilit� o abilit� pi� o meno ostentate, per il semplice motivo che fanno ci� che fanno con il massimo della disinvoltura possibile, senza preoccuparsi fobicamente per la propria immagine pubblica, che acquista cos� connotazioni di coraggio e spontaneit�. Chi ha girato un minimo il globo lo ha constatato personalmente, � garantito. Ovviamente la loro 'scoperta' da parte del mondo delle celebrit� dipende anche molto (non sempre..) da buone doti personali, ma la capacit� di mettersi in mostra senza curarsi del ridicolo (che credo sia un concetto tutto italiano...) porta alla fine questi individui alla vetta del successo e della simpatia del pubblico, di qualsiasi genere, nel momento che essi acquistano popolarit�. Questo gli studiosi di marketing lo sanno bene, perci� seguono la psicologia dei propri 'polli' da vicino e l'assecondano, rinvigorendo le tendenze che si prospettano vincenti con strategie molto accurate, e oggi infatti nei salotti bene, che siano quelli di varie forme della Tv o di pi� o meno famose Marta Marzotto, gli ospiti pi� graditi sono quasi sempre gli stranieri. Che appartengano al mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura o di qualsiasi altra categoria 'professionale' non fa differenza, quello che conta � che non parlino un perfetto accento italiano, anzi... Non sembra questo nuovo sentimento essere, come nei primi anni del '900 fra i movimenti delle avanguardie antropologiche e artistiche, un amore sviscerato e sincero per l'esotico in quanto diverso, alternativo; oppure quel senso misto di curiosit� e paternalismo della borghesia rampante sempre dello stesso periodo; e nemmeno pura scelta stilistica per snobbare il provincialismo dell'essere italiano degli americanissimi anni '80; ma ammirazione frustrante (naturalmente solo nel momento della popolarit�, cio� quando ci si pu� permettere ogni sorta di strambezza...) nei confronti di chi, meglio di noi, ha saputo presentarsi agli altri... Nelle scienze sociali, l'autore straniero � sempre il pi� citato, quasi a convalida, persino nelle confutazioni dello stesso, della professionalit� e della credibilit� dell'espositore; i Ronaldo, le Wendy Windam della situazione sono sempre pi� assidui frequentatori dei vari talk show o variet� radiotelevisivi, in qualit� di protagonisti o super-richiesti ospiti; il cantante straniero (che magari ha trovato l'America proprio in Italia) � sempre la guest star della serata... ...poveri italiani... non sar� ora che ci svegliamo anche noi, liberandoci di tutte queste inibizioni pseudo-educative e, concedendoci un p� pi� di 'figuracce' (con chi, poi?!) da mancanza di stile, la finiamo di passare per 'tontoloni' proprio davanti a noi stessi?!! Gli altri non ci fanno caso... perlomeno fino a quando, per dissimulare l'impaccio, si finisce per dimostrarsi dei veri e propri imbranati... |